Moda Donna: un’affare da Export
Il settore della moda femminile è un mercato sempre in crescita e davvero molto redditizio.
Il 2018 è stato un anno davvero molto proficuo soprattutto per i paesi asiatici, come la Cina, che si sono dimostrati i paesi con un maggior numero di esportazioni di prodotti legati all‘abbigliamento e agli accessori presenti nel panorama della moda al femminile.
La crescita infatti della produzione, in queste realtà è arrivata a toccare picchi davvero elevati e grazie alle esportazioni, questi paesi hanno superato il 63% del loro solito fatturato, rispetto solo allo scorso anno.
E l’Italia?
Nonostante, questo sia un settore in crescita, ci sono paesi come l’Italia che non stanno vivendo un momento d’oro in questo campo. Strano ma vero. L’Italia infatti con i suoi prodotti che si contraddistinguono dal marchio “made in Italy”, dall’ottima manifattura e dalla grande qualità, nonostante risultino eccellenti, fanno fatica ad affacciarsi al mercato estero come succedeva un tempo. La loro esportazione si è decisamente ridotta, e anche la produzione interna sta soffrendo di questo tipo di situazione.
Oggi sono la Cina con il suo +41% e la Thailandia, a dettare le regole dell’import e dell’export di prodotti della moda in tutto il mondo, e se dobbiamo dirla tutta non sempre la qualità è una costante in questi tipi di prodotti.
La moda da i numeri
I numeri legati alla moda femminile made in Italy, parlano chiaro. A partire dal 2013, c’è stato un evidente calo legato all’esportazione del prodotto made in Italy, e in cinque anni si stima che si sono persi oltre due miliardi di consumi nel settore moda donna.
Secondo il bilancio del TMA (ovvero il settore tessile-moda accessori) il mercato della moda femminile risulta solo in crescita nei Paesi extraeuropei, mentre per gli altri invece le stime sono decisamente meno confortanti. Ma si sa la moda è ciclica e tutto può cambiare, con la speranza che anche l’Italia possa raggiungere le vette che merita.