Armocromia: come riconoscere il sottotono della pelle
Cos'è l'armocromia? Da dove nasce questa disciplina? E soprattutto, perché sta diventando sempre più diffusa? Scopriamolo insieme in questo articolo.
L’armocromia è una disciplina che analizza pelle, occhi e capelli di un individuo al fine di trovare la tonalità che consenta di valorizzare i colori naturali del viso. In altre parole, questo metodo fa uso di una serie di tecniche che permettono di individuare i colori che più donano ad una persona, in modo da migliorare il suo aspetto. Si tratta di un’analisi che richiede tempo, ma soprattutto competenza.
La storia di questa disciplina inizia molto tempo fa. Andiamo a scoprire nello specifico in cosa consiste, dove e quando nasce l’armocromia. In seguito vedremo anche come riconoscere il sottotono della pelle.
Armocromia: breve storia
L’armocromia nacque alla fine degli anni ‘30 nell’ambito del cinema hollywoodiano, quando le costumiste erano alla ricerca di un modo far risaltare la bellezza delle attrici. Tuttavia, l’affermazione di questa disciplina si ebbe solo negli anni ‘70, quando la cosmetologa americana Bernice Kentner, nel suo libro Color Me a Season, analizzò la luce naturale e i suoi cambiamenti in base alle stagioni. Sulla base dei suoi studi, la Kenter identificò 4 palette naturali, che rappresentano le stagioni dell’armocromia e che consentono di valorizzare la bellezza.
Armocromia: come funziona
Per capire come funziona l’armocromia è necessario approfondire il concetto di sottotono. Con questo termine si intende la temperatura del nostro colorito. Esso non ha alcun legame con il colore della pelle. I sottotoni possono essere divisi in tre macrogruppi: sottotono freddo, caldo e neutro. In realtà, ci sono anche tante altre tipologie di sottotono, come ad esempio quello pesca o quello olive, ma per semplificare in seguito cercheremo di approfondire i tre principali che abbiamo descritto.
Il sottotono caldo si manifesta in superficie con un sovratono beige, avorio, dorato, giallo o ambrato. Alle persone con questa tipologia di sottotono dona in modo particolare l’abbronzatura, la quale, oltre ad essere omogenea, tende anche più duratura. Un’ulteriore caratteristica di coloro che hanno un sottotono caldo sono le lentiggini, anche se queste non compaiono esclusivamente con questo tipo di sottotono. Ad ogni modo, le lentiggini in questo caso tendono ad assumere un colore marroncino aranciato. Chi ha questo sottotono può indossare un make-up composto da colori caldi, come ad esempio il bronzo, l’arancione, il marrone, l’oro, ma anche il bordeaux, rosa salmone e rosso corallo.
Per quanto riguarda il sottotono freddo, questo si presenta in superficie con un sovratono di diverse tonalità, come ad esempio il rosa, porcellana o alabastro. Il colore delle lentiggini, che possono insorgere anche in questo caso, è diverso da quello del sottotono caldo. Infatti, esso tende più ad un marrone-grigio. Lo stesso vale anche per l’abbronzatura, che si presenta meno dorata e più tendente al marrone. Per il make-up, invece, è consigliato adottare colori freddi, come ad esempio grigio, bordeaux, fucsia, rosa, tortora, argento o blu.
Come capire il sottotono della pelle con i metodi più utilizzati
Cerchiamo di capire ora come riconoscere il sottotono della propria pelle. In realtà, capirlo è tutt’altro che semplice, ma richiede tempo e pazienza. Ad ogni modo, ci sono una serie di trucchi che possono velocizzare i tempi, anche se, non essendo questi troppo accurati, è sempre meglio rivolgersi ad esperti. Ad esempio, il colore delle vene può essere un ottimo indicatore. In particolare, un colore bluastro delle vene corrisponde solitamente ad un sottotono freddo, mentre invece il colore verde indica un sottotono neutro. Un ulteriore metodo consiste nel capire quali gioielli donano maggiormente alla propria pelle. Nello specifico, quelli in oro corrispondono ad un sottotono caldo, mentre l’oro bianco o argento dona solitamente meglio a chi ha un sottotono freddo.
Un metodo altrettanto efficace potrebbe essere quello di procurarsi un rossetto a base blu e uno a base aranciata. Il primo dovrebbe essere più adatto a chi ha un sottotono freddo, mentre invece il rossetto a base aranciata tende ad abbinarsi meglio ad un sottotono caldo. Infine, c’è un ultimo metodo che consiste avvicinare il visto delle stoffe con diverse tonalità e capire quale si abbina meglio.