Quali sono le tipologie di pelle e cuoio
Spesso, quando acquistiamo qualche prodotto, non ci rendiamo conto che esistono molteplici tipologie di pelle e cuoio. In questo articolo vogliamo raccontarvele.
Saper scegliere con esattezza tra la pelle e il cuoio è sempre stato un rompicapo non da poco e le domande circa la differenza tra i due da parte degli utenti che vogliono acquistare prodotti di questo tipo sono sempre più frequenti.
Due facce della stessa medaglia
Entrambi sono materiali molto amati dagli amanti dello shopping ma soprattutto sono simboli, oggi come lo sono stati nel corso del tempo, del Made in Italy, sinonimo di qualità, cultura e tradizione.
Essendo due facce della stessa medaglia è sempre molto complicato scegliere tra i due, anche perché la differenza sta proprio nel tipo di lavorazione alla quale vengono sottoposte le pelli animali, con lo scopo di conservarle e lavorarle.
Ma quali sono, per l’esattezza, le tipologie di pelle e di cuoio?
Anzitutto bisogna specificare che il tipo di concia cui sono sottoposti i prodotti, ha il potere di determinare la rifinizione e il taglio degli stessi e, a loro volta, a seconda di quanto detto, avranno una rifinizione e un taglio adeguato che stabilirà gli esiti dei loro possibili impieghi.
Ma entriamo nel vivo della questione e approfondiamo i vari criteri!
I vari criteri di classificazione
Le suddivisioni possono essere considerate in base ad una serie di caratteristiche del prodotto. Vediamo esattamente tutte le classificazioni possibili.
Tipologia di concia
Suddivisione in base al tipo di concia: l’industria conciaria è, per l’appunto, il settore industriale che si occupa dell’elaborazione delle pelli e del cuoio recuperando ovviamente la pelle animale grezza derivante dalla macerazione. Un prodotto, dunque, dell’industria alimentare.
Ecco che la concia, un’operazione del tutto chimica, fa sì che si possa modificare la pelle putrescibile in un materiale imputrescibile, il cuoio.
Vi sono, a tal proposito, più tipologie di concia, come quella al cromo o quella vegetale. Differenzia le due solamente l’utilizzo di diversi agenti concianti.
La pelle conciata al cromo e il cuoio vegetale sono i prodotti che si distinguono rispetto al criterio di concia scelto.
Strato dell’epidermide
Suddivisione in base allo strato dell’epidermide: solo in alcuni casi prima del processo di concia avviene la spaccatura della pelle. I manti, che sono evidentemente troppo spessi, devo essere necessariamente spaccati. Questa circostanza avviene principalmente per due motivi: il primo riguarda il fatto economico, il secondo tocca strettamente i processi di lavorazione.
La spaccatura viene elaborata per mezzo di una lama che divide la pelle in due parti. Il prodotto finale vedrà da un lato la crosta (dal lato della carne) e dell’altro il fiore (dalla parte del pelo).
Perciò ogni lato della pelle sarà destinato ad una definita categoria merceologica.
Animale di origine
Suddivisione in base all’animale di origine: come non pensare che ad ogni animale corrisponda una tipologia. Le pelli animali più utilizzate (in quanto si tratta di quelle che hanno un minor impatto ambientale) sono senza dubbio quelle di origine bovina o di ovicaprini. Vi sono tuttavia, anche i pellami esotici (come ad esempio struzzi, rettili, coccodrilli, ecc.), le pelli di pesce (anguilla, salmone, ecc.), la pellicceria (visoni, volpi, ecc.) e, infine, le pelli di animali selvatici (cervi, lupi, daini, ecc.).
Tipo di rifinizione
Suddivisione in base al tipo di rifinizione: successivamente al processo di conciatura, si passa a quello di rifinizione grazie al quale la pelle conquista delle precise caratteristiche come il colore, la resistenza e la qualità. Alcuni di questi processi sono: crust o semi-terminata (la pelle non viene rifinita), anilina e semi-anilina durante il quale la pelle viene immersa in vasche colme di tintura trasparente (la superficie della pelle sarà poi scoperta e dunque visibile, imperfezioni comprese), pigmentata (si utilizzano dei pigmenti a seconda dei quali la pelle risulterà più o meno pigmentata), stampata (tramite presse o rulli si stampano trame o disegni particolari), volanata (si inseriscono le pelli in bottali che mediante il movimento e il calore donano un aspetto grinzoso), scamosciata (si concia e si rifinisce la crosta), nabuk (simile alla scamosciata ma parte dal fiore della pelle).
Taglio e forma
Suddivisione in base al taglio e alla forma: si hanno pelli intere, mezze pelli, spalle, gropponi, dorsali, culatte, fianchi e avancorpi. A ciascun taglio corrispondono delle caratteristiche precise circa anche gli utilizzi che si faranno delle stesse pelli.
Destinazione d’uso
Tipi di pelle e cuoio suddivisi in base al loro utilizzo: vi sono svariati tipi di pelle e cuoio, ad esempio i tipi di pelle per borse e pelletteria, oppure quelli per arredamento e rivestimenti, o ancora i tipi di pelle per abbigliamento e giacche e infine quelli per calzature, cinture e selleria. Insomma: ad ogni utilizzo o destinazione il proprio materiale.
L’importanza del prodotto autentico
Dunque, abbiamo parlato di mondo decisamente ampio e variegato. Tuttavia, nuotare con le giuste nozioni all’interno di questo mare magnum faciliterà sicuramente le vostre scelte orientandole a seconda delle vostre necessità! Ovviamente, badate bene dalle imitazioni e dai prodotti contraffatti, che non godono della medesima qualità del prodotto fino ad ora descritto. Un prodotto originale è sempre contraddistinto da un’etichetta che ne attesti la provenienza, ma non solo, infatti un prodotto di vera pelle o cuoio di qualità ha un profumo inimitabile! E non ultimo, una fonte d’informazione utile può essere il sito dei rivenditori, come nel caso di un sito di rappresentanza di pelli e pellami.
Foto: bricoportale