Moda sostenibile: i numeri premiano le aziende ecologiche
Il mercato sta cambiando. E sta diventando sostenibile
Il 2020, a causa della situazione sanitaria globale, ha condizionato il mercato in innumerevoli modi. Secondo il report del The State of Fashion 2021, la prima opportunità di mercato dell’anno in corso equivale perciò, in conseguenza a tutto ciò che è successo, alla digitalizzazione. E la seconda appare essere la sostenibilità.
Questo accade perché la reputazione aziendale risulta essere ormai fondamentale. E il grado di sostenibilità di un brand perciò è davvero rilevante oggi.
Le vendite effettuate tramite e-commerce sono raddoppiate a causa della pandemia, per cui i canali digitali risultano incredibilmente fondamentali per sopravvivere a questo periodo.
La situazione attuale ha cambiato profondamente il modo di fare shopping, di affrontarlo proprio in quanto tale. È necessario uno studio maggiore dietro ogni acquisto, per cui le persone stanno riscoprendo l’importanza dei valori anche in relazione alle spese. Si compra perciò in relazione a ciò in cui si crede.
Per questo motivo il fast fashion viene un po’ accantonato in favore di una moda più qualitativa. Ma la moda non deve soltanto avere qualità adesso. Deve allo stesso modo avere eco-sostenibilità e rispetto dell’ambiente, puntando l’asticella sempre più verso il green. Si cerca il minor impatto possibile, anche utilizzando capi vecchi. Il vintage infatti prende il largo.
Dove acquistare sostenibile
Ormai fruire di moda sostenibile è incredibilmente semplice. Anche piattaforme di moda e life style tra le più note si sono aperte al fattore eco.
Zalando, ad esempio, che aveva un assortimento sostenibile pari a ventisettemila articoli, ora ne ha sessantamila. E ha scommesso bene. Infatti i clienti green sono raddoppiati.
La stessa piattaforma, leader in Europa, ha lanciato una nuova categoria. Si tratta di quella pre-owned. Facendo accesso alla suddetta, perciò, si può vendere e acquistare abbigliamento usato sull’enorme sito.
Anche Yoox ha deciso di impegnarsi nel campo, lanciando delle capsule collection sostenibili, addirittura in collaborazione col principe Carlo e con la sua fondazione The Prince’s Foundation.
Nascono poi sempre nuovi marketplace online dedicati alla sostenibilità dei prodotti. Tra questi ce n’è uno italiano. Si tratta di quello fondato da Rebecca Prunali, chiamato Talia Collective.
L’argomento risulta così interessante oggigiorno che è anche nato un sito italiano molto importante per i consumatori green: il Vestito Verde.
Il Vestito Verde è un database che si focalizza sui brand ecosostenibili ed etici presenti sul territorio. Sono presenti al suo interno molteplici filtri di ricerca tra i quali selezionare i più indicati alla propria persona. Si va da “made in Italy”, a “biologici”, a “vegani” a “handmade”.