I capelli sono davvero un biglietto da visita. Rappresentano un grande primo impatto con una persona, alla quale incorniciano notevolmente il viso, completandolo e definendolo al meglio.
I capelli sono, come tutto il nostro aspetto fisico, un dono di madre natura, per cui non possiamo molto incidere su di loro a livello di spessore, di qualità e di volume, sebbene sia in nostro potere lavorarci per migliorarli.
Possiamo, però, deciderne lo stile, agendo sul taglio da dargli e sul colore col quale tinteggiarli.
Il colore di capelli
Secondo quella gran moda che è al momento l’armocromia, il colore che la natura ci ha donato è quasi nella totalità dei casi quello che meglio si confà al nostro incarnato, al colore dei nostri occhi e a tutto l’aspetto estetico che ci ritroviamo. Agendo di poco sulla tonalità di partenza si può però cercare di equilibrare o giocare su qualche miglioria che è ancora possibile effettuare, ma cambiando totalmente colore, stravolgendo l’equilibrio che madre natura ci ha donato, si rischia un aspetto non solo non armocromatico, ma troppo sovraesposto, troppo spento o davvero troppo finto.
A queste “leggi” del colore, però, sfugge quella della personalità. Spesso i capelli diventano un mezzo tramite il quale esprimere il proprio animo. Fungono infatti da strumento mediante il quale esporre il proprio io interiore, mostrandolo proprio mediante la tonalità prescelta.
I colori classici, quelli che si trovano in natura, hanno avuto attribuiti significati legati appunto lontanamente alla nuance.
I capelli biondi sono sintomo di energia, in quanto legati al colore del sole, di allegria e di seduzione.
Una chioma nera rappresenta mistero e sessualità.
I capelli castani incarnano l’equilibrio.
Mentre quelli rossi trasudano sessualità e seduzione.
Lasciare i propri capelli bianchi o grigi è invece sintomo di autostima.
Colorare i capelli con le tonalità dell’arcobaleno, invece, equivale a esporre la propria forte personalità, fuori dagli schemi, fuori dai classicismi, anticonformista.